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Il Cielo in Soffitta
Giornata della Memoria
STORIA DI ANNA E PETER NELL’ ALLOGGIO SEGRETO
Drammaturgia:Roberta Sandias
Regia: Maurizio Azzurro
Scene e Costumi: Martina Picciola
Con: Francesca Satolli, Gaetano Franzese, Michele Tarallo, Roberta Sandias
A tutti è nota la vicenda di Anna Frank, ormai simbolo inconsapevole di uno dei capitoli più scuri ed infamanti della storia: la Shoa. Il suo celebre diario è stato letto da milioni di adolescenti, e la sua storia è entrata nelle vite di tutti. Lo spettacolo si riferisce senz’altro a quella storia, assolutamente contestualizzata nel momento storico in cui è vissuta, e vuole essere senz’altro un monito a non dimenticare, così come ci esorta la Giornata della Memoria, gli orrori perpetrati dai nazisti.
Tuttavia, la vicenda di Anna è anche uno squarcio di vita di una adolescente che si affaccia alla vita, una adolescente come tante, non di molto dissimile dai ragazzi di oggi, accomunata a loro dagli stessi sentimenti, dalle stesse pulsioni e dagli stessi conflitti di chi, come Lei nel momento in cui scriveva il suo diario, si affaccia alla vita. E dalle stesse speranze. Speranze che in Anna sono state disattese. Per questo la sua storia diventa speciale. E’ struggente sapere che quei desideri, quegli aneliti, quegli slanci verso il mondo, non troveranno mai sbocco. Che il suo amore per Peter resterà inesorabilmente il primo e l’ultimo, che la sua vita sarà spezzata in un campo di concentramento, e nulla potrà più avvenire. Nel proiettarsi in questa situazione, i ragazzi assisteranno ad uno spettacolo che racconta la storia di uno di loro, nella primavera della vita, che mai la vedrà sbocciare. La storia di una come loro, che verrà travolta dalla follia umana e dalla brutalità, che prepotentemente faranno breccia nella sua vita quotidiana, annientandola.
Nell’angusto spazio del nascondiglio, Anna vive, e sogna di vivere attraverso le pagine del suo diario. Nel nascondiglio è ambientato lo spettacolo, ma quel nascondiglio, quando Anna sogna , perde i suoi confini, e diventa il mondo. Il mondo come lei lo avrebbe voluto, il mondo come lo vorremmo per i nostri figli, il mondo come potrebbe essere grazie ad i nostri figli, se gli insegneremo a non dimenticare, a non permettere che siano perpetrati gli stessi errori. Uno spettacolo che è una memoria di dolore ed una speranza di pace.